La dieta senza glutine è, ad oggi, l’unico trattamento valido per le persone affette da celiachia ed è assolutamente efficace perché la malattia guarisce completamente.

In alcuni casi difficili la risposta alla dieta è anche utile come conferma della diagnosi, essendo ultima tessera del “puzzle della diagnosi”.

Si tratta certamente di una importante limitazione nella scelta di cosa mangiare, considerando che il glutine deve essere evitato in modo rigoroso e, ancor più, tenendo conto che la dieta deve essere proseguita per tutta la vita.

Dove si trova il glutine? Nel grano (e in tutti i cereali dello stesso genere, come il farro), nella segale e nell’orzo. L’avena, pur non contenendo glutine, è da evitare perché quasi sempre contaminata con glutine.

La difficoltà di evitare il glutine è legata non solo alla grande diffusione dei cibi a base di grano, orzo e segale, ma anche perché il glutine è diffusamente utilizzato nella preparazione di alimenti industriali come addensante e coadiuvante in quanto conferisce viscosità e consistenza.

Oggi la completa esclusione del glutine dalla dieta è una pratica molto più semplice rispetto al passato grazie alla vasta gamma di prodotti senza glutine offerti dal mercato e anche grazie alle etichette degli alimenti, obbligate dalla normativa ad essere molto dettagliate. Le persone celiache hanno anche diritto ad un contributo economico da parte del SSN per l’acquisto di alimenti speciali senza glutine.

Tutti i celiaci imparano a fare a meno del glutine, anche con una buona qualità di vita. Una volta ricevuta la diagnosi di celiachia, non sempre la dieta senza glutine è perfetta fin dal primo giorno: al contrario, si tratta di cambiamento che richiede tempo e va affrontato senza l’ansia di fare in fretta; è necessario famigliarizzare con gli alimenti e le bevande “naturalmente” o “industrialmente” privi di glutine (sempre permessi), con quelli che potrebbero contenerlo (a rischio) e con quelli che sicuramente lo contengono (sempre vietati).

È pressoché impossibile fare da soli: servono la guida ed il supporto di professionisti esperti, come l’ambulatorio di Gastroenterologia Pediatrica dell’Ospedalino Koelliker e l’ambulatorio di Dietistica Pediatrica.

Uno dei più insostituibili aiuti viene dalla AIC (Associazione Italiana Celiachia).

AIC Piemonte fornisce assistenza e informazioni aggiornate ai celiaci e alle loro famiglie e lavora per migliorare, in funzione delle esigenze dei celiaci, la ristorazione e le mense collettive.