Con il ritorno dei bambini a scuola e, soprattutto, dei più piccoli alla scuola materna, si ripropone il problema delle infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie (naso, orecchio, gola) che sono molto frequenti in età pediatrica, soprattutto in età pre-scolare.
Ogni malattia infettiva è la risultante di uno squilibrio tra l’agente infettante e le difese dell’ospite. Il bambino ha un sistema immunitario del tutto peculiare. Nato “vergine”, nel senso che non ha ancora incontrato né virus né batteri, è al tempo stesso anche immaturo, il che significa che quando incontra un agente infettante per la prima volta impiega più tempo per montare una risposta difensiva efficace. La causa della vulnerabilità del bambino, dunque, è nel suo stesso essere bambino, organismo in crescita che impara ammalandosi.
Esistono cause immunologiche diverse dalla fisiologica lieve immaturità per spiegare perché alcuni bambini si ammalano più frequentemente rispetto ad altri?
I bambini con infezioni respiratorie ricorrenti possono essere classificati in tre categorie:
- Bambini sani che hanno solo la normale immaturità immunologica (80%);
- Bambini con substrato allergico (15-20%);
- Bambini con un vero deficit dell’immunità (rari).
Per capire a quale categoria appartiene un bambino con infezioni ricorrenti è importante tenere in considerazione non solo l’andamento delle infezioni più che il loro numero, ma anche tutti i fattori predisponenti. Tra questi non va mai dimenticata l’esposizione al fumo passivo!
Per un primo inquadramento immunologico sono sufficienti esami molto semplici; solo in rari casi, invece, possono essere utili accertamenti più approfonditi.