Può sembrare senza senso, ma è proprio così: capiamo perché

Le infezioni sono tra i più importanti fattori che possono causare il parto pretermine e la crescita non sufficiente del feto, che alla nascita pesa quindi meno del dovuto. Infatti le infezioni che raggiungono l’utero ne provocano l’infiammazione, irritandolo al punto da provocare le contrazioni e avviare il travaglio di parto prima della fine della gravidanza.

Queste infezioni possono arrivare all’utero gravido risalendo dal tratto genito-urinario della futura mamma oppure arrivare alla placenta attraverso il sangue; il cavo orale è una potenziale sorgente di infezione che può seguire questa seconda via, cioè raggiungere l’utero viaggiando nel torrente circolatorio.

Inoltre una infezione dei tessuti della bocca provoca la produzione di molecole (chiamate “citochine”) capaci di provocare infiammazione anche a distanza perché anch’esse passano nel sangue: anche in questo caso l’infiammazione dell’utero può metterlo in moto prima del tempo giusto provocando il parto pretermine.

Sempre più frequentemente le donne in gravidanza o che desiderano avere un figlio consultano tanti specialisti e anche l’odontoiatra, per un check-up della salute del cavo orale. Fanno bene? Assolutamente sì, tanto più che nel periodo della gravidanza, nel corpo femminile, avviene un importante cambiamento nel bilancio ormonale che può portare all’accentuazione di processi infiammatori già esistenti prima dell’inizio della gestazione.

È importante sfatare una vecchia credenza secondo la quale la gestante non deve essere trattata dall’odontoiatra fino al termine della gravidanza. Questo oggi non può più essere considerato vero, e si può al contrario affermare che un trattamento odontoiatrico adeguato può solo portare benefici per la salute del cavo orale della paziente, anche indipendentemente dal possibile effetto preventivo rispetto al parto pretermine.

Dopo il primo trimestre della gravidanza, in cui il feto attraversa il periodo più delicato, la gestante può essere sottoposta alle medesime procedure non chirurgiche che riceve la maggior parte dei pazienti parodontali, scelte secondo i suoi specifici bisogni, cioè il trattamento di igiene orale professionale sopragengivale e, se dovesse essere necessario, la levigatura delle radici. Alla paziente sono inoltre fornite istruzioni su come mantenere quotidianamente l’igiene orale domiciliare e lo stato della sua salute gengivale sarà controllato attraverso un sistema di richiami con una serie di visite di controllo nel corso della gravidanza.

FONTE: https://www.odontoiatria33.it/patologia-orale/1625/malattia-parodontale-e-parto-pretermine.html